SANTO PATRONO E FESTE TRADIZIONALI
Patrono del Comune: S.Barnaba.
Patrono dei contadini: S.Isidoro-festeggiamenti la prima domenica di settembre nella cappella settecentesca del Santo, con tradizionale Santa Messa e corsa del carro.
Festa della Beata Vergine delle Grazie: ultima domenica del mese di luglio, con infiorata nel viale di Fiera di S.Caterina: ultimo giovedi di novembre
 
 
LA FESTA DI S.ISIDORO
 

La veneranda compagnia di S.Isidoro, contadino, e` dedicata al Santo contadino vissuto in Spagna che affermo` con la sua vita la fede in Dio, il valore dell'umile lavoro agricolo, l'autonomia spirituale dei garzoni dipendenti, i quali, attuato con cura il loro dovere, hanno diritto alla loro vita personale sia spirituale che religiosa.
Dalla devozione a S.Isidoro e` nata la veneranda Compagnia di S.Isidoro esistente in Villanova dell'Astegiana sin dal 1728, che ha il compito di amministrare la Chiesa dedicata al Santo, costruita probabilmente nel 1710. Oltre a tale compito, la veneranda Compagnia organizza le funzioni religiose, in particolare la festa dedicata al Santo la prima domenica di settembre.
 
 

LA TRADIZIONE
Ogni anno vengono scelti dai maggiorenni della veneranda compagnia due rettori, uno delle cascine e l'altro del paese, i quali devono provvedere alla cappella ( sita all'ingresso del paese, lato ovest) ed organizzare la festa del Santo patrono della compagnia, presso la chiesetta a lui dedicata nella prima domenica di settembre di ogni anno, come risulta da antichi registri dei caricamenti e delle spese di cui sono responsabili i rettori.
La festa della compagnia di S.Isidoro che si celebra secondo secondo la liturgia nel giornodel 10 maggio in Villanova, tradizionalmente viene solennizzata alla prima domenica di settembre di ogni anno, in memoria della cerimonia piu` importante del Comune Libero. Dagli archivi risulta che, in tale giorno, il Consiglio Comunale , eletto il podesta` e` comandato a governare nel paese per un anno, si insediava e proclamava il suo insediamento sopra il tradizionale carroccio trainato dai buoi. In tale occasione tutti i cittadini e i signori dei castelli dipendenti dal comune, giuravano davanti all'altare posto sul carroccio  e coloro che volevano, potevano salire sul carro e esprimere i loro desideri sia facendo conoscere ai presenti quanto ritenevano avesse agito non bene la podesta` uscente. Da questi discorsi pronunciati in dialetto piemontese con cadenza villanovese e in rima son derivati gli attuali "strambotti", patrimonio culturale dialettale del nostro paese e della nostra regione. 

La realta` odierna di Villanova d'Asti e` quella di un paese dove l'industria e il commercio sono ben avviati e offrono possibilita` lavorative a tutti,  e nonostante le tradizioni radicate negli anziani e il forte attaccamento nella religione, i giovani tendono un po` ad allontanarsi da tutto cio` perdendo anche l'uso di parlare in dialetto villanovese, trovando i loro miti nei calciatori militanti nelle squadre piemontesi